
Il 17 ottobre 2015, Sotto il Monte, luogo natale del nostro Santo Papa Giovanni XXIII, ha accolto accogliere numerosissimi giovani e ragazzi vicini nella preghiera, nel canto e nella riflessione.
Ad aprire la veglia due simboli, gli stessi che nella prossima Giornata Mondiale della Gioventù verranno regalati ai giovani polacchi di Cracovia, dove si terrà questo evento internazionale: il Crocifisso di San Damiano e la Madonna Nera.
Il primo: 1206, in una piccola chiesa ad Assisi, San Francesco ode la voce benevola di Dio: “Francesco
non vedi che la mia casa sta crollando? Va’ dunque e riparala”. Una delle famose vicende legate al santo che solo in tempo successivo ne comprenderà il vero significato.
Il secondo: la Santa Vergine e il Bambino, custodito nel santuario della Santa Croce di Loreto. La tradizione narra che alla fine del 1200 mentre la Palestina era sotto il dominio turco, la casa di
Nazaret venne trasportata da angeli in vari luoghi, poi definitivamente trovò dimora sul monte Prodo luogo che poi prese il nome di Loreto. Da sempre custodisce in sé quel tepore della Santa Famiglia, specchio di un amore incondizionato, la semplicità dell’ambiente familiare.
Ad allietare la serata, nel momento centrale, rivolto ai giovani il discorso di Frère Alois, successore di Frère Roger, fondatore della Comunità cristiana monastica ecumenica internazionale di Taizé (Francia). Sebbene di fede protestante, Frère Roger trovò particolare appoggio da parte di papa Roncalli, sostenendo fermamente l’obbiettivo di unificazione delle dottrine cristiane.
È un po’ il messaggio e il fine della stessa GMG: radunare giovani da tutto il mondo, di differenti nazionalità e dottrine, per creare un ponte che vada oltre i confini territoriali, culturali e religiosi per vivere in fratellanza.
Un breve pellegrinaggio per il raggiungimento della Chiesa dove il Santo Padre ricevette il Battesimo, tra il buio della serata e i lumini accesi, a chiudere il nostro breve inizio di qualcosa di molto più grande. “Misericordia” è la parola centrale della serata, la Misericordia del Padre, di nostra Madre Maria, di un Amore sconfinato.
È questo l’invito rivolto ai futuri pellegrini: portare fede, speranza, amore, perdono a chi lo richiede, il rinnovamento di un legame nato decenni fa che mai smetterà di essere rafforzato.
A concludere le parole di Papa Francesco che intima a percorrere quest’avventura della GMG: “Ho voluto aprire io stesso le iscrizioni: mi sono iscritto alla GMG come pellegrino. Invito i giovani di tutto il mondo a vivere questo momento di grazia”. Cerchiamo di accogliere numerosi questo invito.
Sara
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