Buongiorno a tutti! benvenuti all’emozionante diretta di quella che si preannuncia un ‘impresa epica. L’odissea! Oggi è il giorno segnato dal destino: finalmente si ritorna ad Itaca.Il viaggio sarà lungo, ma quella che chiamano “casa” ora è più vicina, e lì Penelope aspetta il suo Re.

Odissea! Ulisse!… Devo aver fatto un brutto sogno! Gli occhi sono ancora chiusi, eppure questi personaggi mi sembra di conoscerli!… Certo!!! Saranno i protagonisti della storia del cre-grest 2016: “Perdiqua”!!! Proprio questo sarà il titolo che ci accompagnerà per tutta l’estate, una parola che vuole dare una direzione precisa ed anche una meta. E se guardiamo il logo scopriremo che sono proprio le parole del titolo che si riempiono di aria e danno forma alla nostra mongolfiera che ci permetterà di volare in alto … Attenti bene al logo! Il cestello che ospita i nostri compagni di viaggio ricorda anche una nave. Stiamo navigando o stiamo volando? Tocca a noi lasciarci trasportare, con la fiducia e il coraggio di ogni intrepido viaggiatore. Occorre che ciascuno di noi si metta in cammino, prepari la sua valigia e si metta le scarpe ai piedi perché sta per incominciare la nostra avventura estiva.

L’estate, si sa, è tempo di vacanza, tempo di ferie e di viaggi. Un tempo in cui riscoprire la bellezza del viaggiare non solo perché ogni giorno avremo la possibilità di vedere con i nostri occhi dettagli nuovi, passando per le reali strade del nostro paese e trascorrendo tempo nel campo del nostro oratorio, ma anche per scoprire, nei volti sorridenti di tutti i ragazzi, delle emozioni diverse; perché ognuno di noi, passo dopo passo, impari a tracciare la propria meta e a scoprire nel prossimo quell’ottimo compagno di viaggio che tanto desidera!

La prima importante tappa del nostro viaggio consisterà nell’imparare a diventare veri sognatori! Non restando, però, addormentati, sotto le coperte e cullati magari da bellissimi sogni che ci proietteranno in mondi fantastici. Scopriremo che sognare non significa altro che desiderare che il viaggio che abbiamo intrapreso diventi realtà, a patto che siamo abbastanza disponibili a fidarci e ad ascoltarci reciprocamente. Ogni giorno, allora, sarà anche l’occasione reale di condividere i propri sogni. Il sognatore è colui che ha speranza nel futuro, sa benissimo che la strada è piena d’ostacoli, ma trova il coraggio di riporre nei suoi sogni la presenza di Chi lo a spinto a partire.

La seconda tappa della nostra avventura ci aiuterà a riscoprirci … stranieri. Ognuno di noi parte uscendo dalla porta della propria casa. Certo, possiamo anche scegliere di limitarci ad osservare dalle finestre della nostra casa le giornate che scorrono, saremo senz’altro al sicuro ed al riparo da tutto e da tutti. Una delle possibilità più belle di vincere la paura degli estranei e degli stranieri, oggi, è proprio quella di intraprendere un viaggio, così da sentirci noi stessi un po’ stranieri e se durante il mese estivo ci capiterà di incontrare estranei -se non addirittura stranieri!- sapremo vivere questa eventualità come reale possibilità di scoprire l’altro e la sua storia.

Il terzo obiettivo sarà quello di imparare a sentirci ospiti. Viaggiare è essere ospiti. Viaggiare è uscire dai propri contesti quotidiani per immergersi in una nuova realtà. Tocca a noi lasciare le nostre case, le nostre sicurezze, le nostre comodità, per andare incontro a nuovi luoghi nuove relazioni nuove case! L’oratorio sarà davvero la nostra casa solo se ognuno di noi deciderà di animarla e abitarla. Il cre-grest, per potersi trasformare in una enorme casa capace di dare ristoro e affetto a tutti i viaggiatori, stanchi ma pieni di sogni, ha bisogno di uno stile comune di cura e di attenzione per l’altro.

Infine il viaggio ci aiuta a non dimenticare che ciascuno di noi è chiamato ad essere sempre un vero viaggiatore. Ogni viaggio ha una partenza ed una meta; qui si nasconde un mondo di sogni, affetti legami, aspettative per il futuro. Eppure a volte ci capita di viaggiare senza sapere bene dove andare. L’esperienza estiva potrebbe essere l’occasione per cambiare il nostro modo di viaggiare, nella vita di tutti i giorni, se sarà un viaggio fatto non più in solitudine, ma in compagnia, riconoscendo che l’esperienza appena condivisa potrebbe diventare opportunità per il nuovo vivere quotidiano.

A viaggio concluso ogni viaggiatore tornerà a casa, potrà portare con sé un oggetto, una fotografia dell’esperienza appena fatta. Oppure semplicemente potrà raccontare il viaggio interiorizzando l’esperienza fatta condividendola con gli altri. Esso ci ricorderà la bellezza di ciò che avremo vissuto ma sopratutto il luogo che ci avrà ospitato in queste settimane.

E allora …«Si misero in viaggio». È l’inizio del viaggio di Gesù verso Gerusalemme, è l’inizio dell’avventura dei nostri ragazzi guidati dagli animatori nel tempo estivo.

Siamo pronti? Da dove partiamo?

Dai nostri sogni, dai nostri sguardi e dal nostro esserci… che necessariamente apriranno altri sogni, altri sguardi e altre realtà!

E allora … buon viaggio a tutti!